Proposte per promuovere una cultura del tessile ecosostenibile in regione

E’ in fase di sviluppo l’attività del Gruppo di ricerca ecosostenibilità attività tessili (G.R.E.A.T), nato dal circolo di studio “Tessile ecosostenibile e innovazione sociale”.
L’iniziativa è stata promossa da Enfap FVG in collaborazione con proDES – Forum beni comuni FVG, su finanziamento della Regione FVG con fondi FSE.

L’attività del circolo di studio si è svolta la scorsa primavera focalizzandosi sullo studio di nuovi prodotti/servizi green in tema di riciclo e riuso del tessile attraverso la condivisione delle conoscenze ed esperienze dei partecipanti, l’intervento di esperte di proDes, lo sviluppo di nuovi contatti nel territorio. Sono presenti nel gruppo competenze artigianali nelle diverse lavorazioni tessili (sartoria, tessitura, restauro) esercitate sia a livello professionale che amatoriale con collegamenti al circuito dell’economia solidale (vedi Gas e Prodes FVG) e con realtà associative impegnate nella valorizzazione della cultura tessile.

L’attività sviluppata durante il circolo di studio e che il gruppo GREAT intende ora portare avanti riguarda:

– la produzione di sacchetti per alimenti dal design originale, realizzati con criteri di sostenibilità e frutto del lavoro di ricerca e prototipazione svolto durante il circolo di studio, che il gruppo intende promuovere nelle reti dell’economia solidale (vedi in particolare patti di filiera agro-alimentare esistenti) e non solo;

– un’attività di mappatura di soggetti che a diverso titolo nella nostra regione si occupano direttamente o promuovono attività di riciclo o riuso di materiale tessile, siano essi gruppi organizzati, imprese, gruppi informali, cittadini, istituzioni. L’obiettivo è quello di dare visibilità alle diverse iniziative/servizi già presenti nel nostro territorio attraverso la realizzazione di un data-base consentendo a chi fosse interessato di individuare più agevolmente possibili canali di reperimento di tessuti e servizi, ma anche di promuovere la conoscenza reciproca, il confronto sulle pratiche in atto e sulle possibilità di collaborazione.

Sono riferimenti importanti in prospettiva le normative regionali in tema di “gestione dei rifiuti e principi di economia circolare” (Legge 34/2017) e per la “valorizzazione e la promozione dell’economia solidale” (Legge 4/2017) e le opportunità che si potranno creare a valle.

Il gruppo ha presentato ufficialmente il lavoro svolto nel corso dell’evento pubblico promosso da ProDES FVG dal titolo: “Fare comunità capaci di futuro” che si è svolto a Tolmezzo il 22 giugno scorso in occasione della giornata dell’economia solidale del FVG ed è disponibile a nuovi contatti e iniziative. 

IL CIRCOLO DI STUDIO, COS’E’ E COME LAVORA

La vocazione per lo sviluppo del territorio è l’elemento caratterizzante il modello educativo dei circoli di studio recentemente introdotto nella nostra regione a seguito della sperimentazione del progetto transfrontaliero Ita-Slo “Study Circles” guidata da Enfap FVG.

Il circolo di studio è una forma di apprendimento non formale e autodiretta che coinvolge un piccolo gruppo di persone sulla base di un interesse comune e trova fondamento nella valorizzazione educativa dei saperi dei partecipanti. Gli incontri si basano sullo scambio di saperi tra pari e sono finalizzati alla produzione di nuovi saperi grazie alla guida di un mentor (educatore appositamente formato) e all’apporto di esperti locali.

Il percorso di un circolo di studio prevede la definizione di obiettivi formativi (conoscenze da scambiare/acquisire) a partire da temi concreti e collegati all’ambito esperienziale dei partecipanti e di obiettivi di azione che trovano concretezza nella realizzazione a cura dei partecipanti di prodotti/iniziative che, oltre a valorizzarne la componente di co-creazione, possano diventare patrimonio della comunità locale.

Il gruppo ha piena libertà decisionale rispetto alla definizione degli obiettivi del percorso e lo stile di lavoro è sempre collaborativo, basato sul dialogo e confronto tra i partecipanti. Inoltre, tutti lavorano su un piano di parità, in quanto non esiste una gerarchia dei saperi, siano essi tradizionali, esperienziali o disciplinari e tutti i partecipanti sono chiamati a concorrere al guadagno formativo del gruppo.

Le caratteristiche di grande flessibilità e aderenza ai bisogni espressi dal territorio ne fanno un alleato prezioso nell’accompagnamento ai processi di cambiamento che ogni comunità si trova a dover affrontare, rendendolo uno strumento insostituibile di formazione permanente.

Per informazioni:

Elena Slanisca

Ufficio Progetti – Enfap FVG- sede di Gorizia
slanisca@enfap.fvg.it

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