BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//195.182.210.184//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.26.9// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-FROM-URL:https://www.forumbenicomunifvg.org X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome X-LIC-LOCATION:Europe/Rome BEGIN:STANDARD DTSTART:20231029T030000 TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 RDATE:20241027T030000 TZNAME:CET END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT DTSTART:20240331T020000 TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 RDATE:20250330T020000 TZNAME:CEST END:DAYLIGHT END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-3553@www.forumbenicomunifvg.org DTSTAMP:20240328T211644Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:Proiezione CONTACT:scotula@diocesiudine.it\; http://www.diocesiudine.it/ DESCRIPTION:
La proiezio ne del film “Antropocene. L’Epoca umana”\, venerdì 1° ottobre presso il Nu ovo Cinema David di Tolmezzo alle ore 20.30\, aprirà un fine settimana di appuntamenti a conclusione del “Tempo del Creato”\, il mese ecumenico mond iale dedicato alla “Cura della Casa comune”\, in programma fino al 4 ottob re\, festa di San Francesco d’Assisi.
\nIl film “Antropocene”\, pellicola del 2018 per la prima volta p roposta in Carnia\, è un documentario canadese girato da tre registi al se guito di alcuni ricercatori impegnati a verificare l’impatto che gli stili di vita dell’Umanità hanno sul pianeta terra: una “impronta” così pesante da provocare una vera e propria nuova “Era geologica”.
\nLa proiezione\, ospitata dalla Parrocchia del capoluogo carnico\, è patrocinata dal Comune di Tolmezzo\, a evidenziare l’urgenza e la necessità di un impegno collettivo rispetto ai temi della c risi climatica e della sostenibilità ambientale.
\nSabato 2 ottobre\, con partenza alle ore 14.30 dal parcheggio di via Fielis\, a Zuglio\, è in programma la seconda edizione d ella “Camminata per la terra”.
\nLa salita a piedi verso la Pieve di San Pietro in Carnia sarà animata
da alcune riflessioni ispirate dall’encliclica di Papa Francesco “Laudato
sì”\, proposte da gruppi di giovani\, tra cui “Fridays for future” Carnia
e “Extinction Rebellion” Fvg.
\nInfi
ne\, domenica 3 ottobre a Udine\, nella chiesa della Beata Vergine del Car
mine\, alle ore 17\, un incontro ecumenico vedrà ospite e relatore il prof
essor Silvio Brusaferro\, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità\, s
ul tema «Covid-19\, su un pianeta gravemente malato».
Gli eventi conclusivi del “Tempo del Creato” so no promossi da Caritas Udine\, Centro missionario e Ufficio diocesano per il Dialogo e l’Ecumenismo\, in collaborazione con varie realtà della Carni a: dall’Arciconfraternita “Pieres Vives” di San Pietro in Carnia all’Allea nza friulana Domini collettivi\, dal “Nuovo Cinema David” alla “Polse di C ougnes”\, ai gruppi “Fridays for Future” Carnia ed “Extinction Rebellion”.
\nLa proiezione del film “An
tropocene” del primo ottobre e l’incontro con Silvio Brusaferro sono ad in
gresso libero\, fino ad esaurimento della capienza disponibile. Si consigl
ia la prenotazione del proprio posto mediante modulo online sul sito www.diocesiudine.itoppure via mail (scotula@diocesiudine.it<
/span>).
p>\n\n
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I prati stabili sono quelle formazioni erbacee che non hanno subi
to il dissodamento\, aratura o erpicatura\, che vengono gestite attraverso
lo sfalcio o il pascolo. Sono costituite da un numero elevato di specie v
egetali\, erbacee\, alcune presenti solo in regione\, appartenenti a numer
ose famiglie\, la più importante delle quali\, per valore naturalistico è
quella delle orchidee. E’ importante mantenere questi prati per vari motiv
i: naturalistico\, agronomico\, storico\, culturale\, paesaggistic
o\, di conservazione del suolo\, di accumulo di sostanza organica. Nonostante una legge regionale di tut
ela\, il pericolo di perderli è elevato: arature\, eccess
o di concimazione\, realizzazione di opere varie\, il rimboschimento\, l’a
bbandono sono le cause principali\, andrebbero invece falciati regolarment
e affinché non vengano colonizzati da piante arboree. Una volta persa la ricchezza di queste for
mazioni erbacee\, non risulta praticamente possibile il ripristino se non
in tempi lunghissimi\, e a costi elevati\, sempre che si disponga di un’oa
si da cui far espandere le specie animali e vegetali. Comunque\, data da grande varietà e complessità delle forme viventi interessate\, non sarà mai possibile un completo
restauro. \n Il fine di questo documentario è sensibilizzare i cittadini affinché s
i attivino in prima persona per la tutela di questo prezioso patrimonio am
bientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini. Prossima proiezione del film Incanto d’erba. Il 19 gennaio 2023 al
mulino Braida di Flambro (Talmassons – UD) Dopo il grande succ
esso al Cinema Visionario di Udine\, a Flambro e a Chiopris\, continua la
tournée del mio video per la tutela dei prati stabili! Dopo il grande successo al Cinema
Visionario di Udine e in numerose sedi in regione\, continua la tournée d
el mio video per la tutela dei prati stabili! Dopo il grande successo
al Cinema Visionario di Udine e in numerose sedi in regione\, continua la
tournée del mio video per la tutela dei prati stabili! Dopo il grande success
o al Cinema Visionario di Udine e in numerose sedi in regione\, continua l
a tournée del mio video per la tutela dei prati stabili! Dopo il grande successo al Cinema Vi
sionario di Udine e in numerose sedi in regione\, continua la tournée del
mio video per la tutela dei prati stabili! Dopo il grande successo al Cinema Vis
ionario di Udine e in numerose sedi in regione\, continua la tournée del m
io video per la tutela dei prati stabili! Qui il link del trailer del film: https://youtu.be/qjmW
ihPG4u4 Dopo il grande successo al Cinema Visiona
rio di Udine e in numerose sale della Regione\, arriva anche a Ronchi dei
Legionari la proiezione di questo documentario per la tutela dei prati sta
bili! Doppia proiezione al “Nuovo Cinema David” di Tolmezzo\, giov
edì 18 maggio In Carnia il Festival dello sviluppo sostenibile Si proietta il film documentario “Bigger Than Us –
Un mondo insieme” Grazie alla Sala del
la Comunità di Tolmezzo “Nuovo Cinema David” ed ai suoi intraprendenti vol
ontari\, quest’anno\, farà tappa anche in Carnia il Festival dello svilupp
o sostenibile\, la più grande manifestazione italiana dedicata all’Agenda
2030 delle Nazioni Unite e ai 17 Obiettivi/Goals stabiliti dall’Onu per da
re effettiva realizzazione alla sostenibilità ambientale\, sociale ed econ
omica. Giovedì 18 maggio\, decimo dei 17 giorn
i di Festival (ovvero uno per ogni Goal/Obiettivo)\, sarà presentato il fi
lm documentario del 2021 “Bigger Than Us – Un mondo insieme”\, diretto da
Flore Vasseur e interpretato dalla giovane attivista indonesiana Melati Wi
jsen. Le proiezioni sono in programma al “Nuov
o Cinema David” di Tolmezzo\, in piazza Centa\, alle ore 15 e alle ore 20.
30. Entrambi gli spettacoli saranno accompagnati dai video dell’Alleanza i
taliana per lo sviluppo sostenibile (“Asvis”)\, promotrice degli oltre 700
appuntamenti organizzati in tutte le regioni italiane fino al 24 maggio p
er approfondire i 17 Goals dell’Agenda 2030 dello sviluppo sostenibile e i
l tema del Festival 2023: “La sostenibilità tiene acceso il futuro”.
p>\n La protagonista del film di Tolmezzo\, Melati Wijse
n\, da anni impegnata nella lotta contro l’inquinamento da plastica in Ind
onesia (Goal 14)\, incontra in ogni parte del mondo\, dal Malawi al Brasil
e\, dagli Usa alla Grecia\, al Libano\, giovani che combattono per i dirit
ti umani (Goal 10)\, per il clima (Goal 13)\, la libertà di espressione\,
la giustizia sociale (Goal 1\, 8 e 16)\, l’accesso all’istruzione (Goal 4)
e al cibo (Goal 2)… La presentazione dell’eve
nto si trova al sito del Festival “Asvis”\, all’indirizzo https://2023. I biglietti per le proiezioni di Tolmezzo son
o prenotabili anche on line all’indirizzo internet: https://www. Dopo il grande successo a
l Cinema Visionario di Udine e in numerose sale della Regione\, arriva anc
he a Monfalcone la proiezione di questo documentario per la tutela dei pra
ti stabili! Che cosa sono i Prati S
tabili? La loro scomparsa che cosa comporterebbe per il nostro ecosistema?
Un’occasione per scoprirlo sarà sabato 20 maggio a Pozzalis di Rive d’Arc
ano. All’escursione sul campo per “toccare con mano” la biodiversi
tà di un Prato Stabile\, accompagnati dal dott. Marco Pascolino dello stud
io naturalistico ForEst e dal dott. Roberto Pizzutti\, seguirà lo splendid
o documentario “Incanto d’erba e urgenza” dello stesso Pizzutti\, laureato
in scienze agrarie e scienze naturali\, impegnato da sempre nella tutela
dell’ambiente. Questo documentario ha già girato moltissimi Comuni
del Friuli\, con lo scopo di sensibilizzare tutti sull’importanza di ques
ta banca della biodiversità\, dato che i Prati Stabili ospitano un elevato
numero di entità animali e vegetali legate fra loro da una complessa rete
di rapporti ecologici. Se ancora non l’avete visto\, non perdete l’occasi
one! Ecco il link al trailer del film ht
tps://www.youtube.com/watch?v=qjmWihPG4u4 Evento organizzato i
n collaborazione con Gruppo Fotovideo l’Immagine e Circolo Ricreativo Pasc
.
\nIl 28 gennai
o a San Vito al Tagliamento.
\nVi mostro il trailer\, sperando di sti
molare la vostra curiosità.
\nhttps://youtu.be/qjmWihPG4u4
\nA richiesta lo proietterò gratuitamente anche presso associazi
oni e proloco in giro per il Friuli Venezia Giulia.
\nAttendo propost
e\, ma soprattutto “Custodi dei prati stabili”.
\nInvito a condivider
e.
\nBuona visione
\nI prati stabili sono quelle formazioni erba
cee che non hanno subito il dissodamento\, aratura o erpicatura\, che veng
ono gestite attraverso lo sfalcio o il pascolo. Sono costituite da un nume
ro elevato di specie vegetali\, erbacee\, alcune presenti solo in regione\
, appartenenti a numerose famiglie\, la più importante delle quali\, per v
alore naturalistico è quella delle orchidee. E’ importante mantenere quest
i prati per vari motivi: naturalistico\, agronomico\, storico\, culturale\
, paesaggistico\, di conservazione del suolo\, di accumulo di sostanza org
anica.
\nNonostante una legge regionale di tutela\, il pericolo di pe
rderli è elevato: arature\, eccesso di concimazione\, realizzazione di ope
re varie\, il rimboschimento\, l’abbandono sono le cause principali\, andr
ebbero invece falciati regolarmente affinché non vengano colonizzati da pi
ante arboree.
\nUna volta persa la ricchezza di queste formazioni erb
acee\, non risulta praticamente possibile il ripristino se non in tempi lu
nghissimi\, e a costi elevati\, sempre che si disponga di un’oasi da cui f
ar espandere le specie animali e vegetali.
\nComunque\, data da grand
e varietà e complessità delle forme viventi interessate\, non sarà mai pos
sibile un completo restauro.
\nIl fine di questo documentario è sensi
bilizzare i cittadini affinché si attivino in prima persona per la tutela
di questo prezioso patrimonio ambientale\, ridotto oggigiorno ai minimi te
rmini.
\nIl 11 febbraio a San
Giovanni al Natisone.
\nVi mostro il trailer\, sperando di stimolare
la vostra curiosità.
\nhttps://youtu.be/qjmWihPG4u4
\nA richiesta lo pro
ietterò gratuitamente anche presso associazioni e proloco in giro per il F
riuli Venezia Giulia.
\nAttendo proposte\, ma soprattutto “Custodi de
i prati stabili”.
\nInvito a condividere.
\nBuona visione
\nI prati stabili sono quelle formazioni erbacee che non hanno subito il d
issodamento\, aratura o erpicatura\, che vengono gestite attraverso lo sfa
lcio o il pascolo. Sono costituite da un numero elevato di specie vegetali
\, erbacee\, alcune presenti solo in regione\, appartenenti a numerose fam
iglie\, la più importante delle quali\, per valore naturalistico è quella
delle orchidee. E’ importante mantenere questi prati per vari motivi: natu
ralistico\, agronomico\, storico\, culturale\, paesaggistico\, di conserva
zione del suolo\, di accumulo di sostanza organica.
\nNonostante una
legge regionale di tutela\, il pericolo di perderli è elevato: arature\, e
ccesso di concimazione\, realizzazione di opere varie\, il rimboschimento\
, l’abbandono sono le cause principali\, andrebbero invece falciati regola
rmente affinché non vengano colonizzati da piante arboree.
\nUna volt
a persa la ricchezza di queste formazioni erbacee\, non risulta praticamen
te possibile il ripristino se non in tempi lunghissimi\, e a costi elevati
\, sempre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le specie animal
i e vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà e complessità delle
forme viventi interessate\, non sarà mai possibile un completo restauro.<
br />\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare i cittadini affinch
é si attivino in prima persona per la tutela di questo prezioso patrimonio
ambientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini
\nIl 17 febbra
io a San Quirino.
\nVi mostro il trailer\, sperando di stimolare la v
ostra curiosità.
\nhttps://youtu.be/qjmWihPG4u4
\nA richiesta lo proietterò gratuitamente anche presso associazioni e prol
oco in giro per il Friuli Venezia Giulia.
\nAttendo proposte\, ma sop
rattutto “Custodi dei prati stabili”.
\nInvito a condividere.
\n
Buona visione
\nI prati stabili sono quelle formazioni erbacee che no
n hanno subito il dissodamento\, aratura o erpicatura\, che vengono gestit
e attraverso lo sfalcio o il pascolo. Sono costituite da un numero elevato
di specie vegetali\, erbacee\, alcune presenti solo in regione\, apparten
enti a numerose famiglie\, la più importante delle quali\, per valore natu
ralistico è quella delle orchidee. E’ importante mantenere questi prati pe
r vari motivi: naturalistico\, agronomico\, storico\, culturale\, paesaggi
stico\, di conservazione del suolo\, di accumulo di sostanza organica.
\nNonostante una legge regionale di tutela\, il pericolo di perderli è e
levato: arature\, eccesso di concimazione\, realizzazione di opere varie\,
il rimboschimento\, l’abbandono sono le cause principali\, andrebbero inv
ece falciati regolarmente affinché non vengano colonizzati da piante arbor
ee.
\nUna volta persa la ricchezza di queste formazioni erbacee\, non
risulta praticamente possibile il ripristino se non in tempi lunghissimi\
, e a costi elevati\, sempre che si disponga di un’oasi da cui far espande
re le specie animali e vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà
e complessità delle forme viventi interessate\, non sarà mai possibile un
completo restauro.
\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare
i cittadini affinché si attivino in prima persona per la tutela di questo
prezioso patrimonio ambientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini
\nIl 23 febb
raio a Trieste al Cinema Ariston.
\nVi mostro il trailer\, sperando d
i stimolare la vostra curiosità.
\nhttps://youtu.be/qjmWih
PG4u4
\nA richiesta lo proietterò gratuitamente anche presso asso
ciazioni e proloco in giro per il Friuli Venezia Giulia.
\nAttendo pr
oposte\, ma soprattutto “Custodi dei prati stabili”.
\nInvito a condi
videre.
\nBuona visione
\nI prati stabili sono quelle formazioni
erbacee che non hanno subito il dissodamento\, aratura o erpicatura\, che
vengono gestite attraverso lo sfalcio o il pascolo. Sono costituite da un
numero elevato di specie vegetali\, erbacee\, alcune presenti solo in reg
ione\, appartenenti a numerose famiglie\, la più importante delle quali\,
per valore naturalistico è quella delle orchidee. E’ importante mantenere
questi prati per vari motivi: naturalistico\, agronomico\, storico\, cultu
rale\, paesaggistico\, di conservazione del suolo\, di accumulo di sostanz
a organica.
\nNonostante una legge regionale di tutela\, il pericolo
di perderli è elevato: arature\, eccesso di concimazione\, realizzazione d
i opere varie\, il rimboschimento\, l’abbandono sono le cause principali\,
andrebbero invece falciati regolarmente affinché non vengano colonizzati
da piante arboree.
\nUna volta persa la ricchezza di queste formazion
i erbacee\, non risulta praticamente possibile il ripristino se non in tem
pi lunghissimi\, e a costi elevati\, sempre che si disponga di un’oasi da
cui far espandere le specie animali e vegetali.
\nComunque\, data da
grande varietà e complessità delle forme viventi interessate\, non sarà ma
i possibile un completo restauro.
\nIl fine di questo documentario è
sensibilizzare i cittadini affinché si attivino in prima persona per la tu
tela di questo prezioso patrimonio ambientale\, ridotto oggigiorno ai mini
mi termini.
\nIl 24 febbraio a Clauian
o di Trivignano Udinese (via della Filanda 1)
\nVi mostro il trailer\
, sperando di stimolare la vostra curiosità.
\nhttps://you
tu.be/qjmWihPG4u4
\nA richiesta lo proietterò gratuitamente anche
presso associazioni e proloco in giro per il Friuli Venezia Giulia.
\nAttendo proposte\, ma soprattutto “Custodi dei prati stabili”.
\nIn
vito a condividere.
\nBuona visione
\nI prati stabili sono quell
e formazioni erbacee che non hanno subito il dissodamento\, aratura o erpi
catura\, che vengono gestite attraverso lo sfalcio o il pascolo. Sono cost
ituite da un numero elevato di specie vegetali\, erbacee\, alcune presenti
solo in regione\, appartenenti a numerose famiglie\, la più importante de
lle quali\, per valore naturalistico è quella delle orchidee. E’ important
e mantenere questi prati per vari motivi: naturalistico\, agronomico\, sto
rico\, culturale\, paesaggistico\, di conservazione del suolo\, di accumul
o di sostanza organica.
\nNonostante una legge regionale di tutela\,
il pericolo di perderli è elevato: arature\, eccesso di concimazione\, rea
lizzazione di opere varie\, il rimboschimento\, l’abbandono sono le cause
principali\, andrebbero invece falciati regolarmente affinché non vengano
colonizzati da piante arboree.
\nUna volta persa la ricchezza di ques
te formazioni erbacee\, non risulta praticamente possibile il ripristino s
e non in tempi lunghissimi\, e a costi elevati\, sempre che si disponga di
un’oasi da cui far espandere le specie animali e vegetali.
\nComunqu
e\, data da grande varietà e complessità delle forme viventi interessate\,
non sarà mai possibile un completo restauro.
\nIl fine di questo doc
umentario è sensibilizzare i cittadini affinché si attivino in prima perso
na per la tutela di questo prezioso patrimonio ambientale\, ridotto oggigi
orno ai minimi termini.
\nIl 25 febbraio a Pasian d
i Prato presso la Sala Parrocchiale San Giacomo in piazza Matteotti.
\nVi mostro il trailer\, sperando di stimolare la vostra curiosità.
\nhttps://youtu.be/qjmWihPG4u4
\nA richiesta lo proiet
terò gratuitamente anche presso associazioni e proloco in giro per il Friu
li Venezia Giulia.
\nAttendo proposte\, ma soprattutto “Custodi dei p
rati stabili”.
\nInvito a condividere.
\nBuona visione
\nI
prati stabili sono quelle formazioni erbacee che non hanno subito il disso
damento\, aratura o erpicatura\, che vengono gestite attraverso lo sfalcio
o il pascolo. Sono costituite da un numero elevato di specie vegetali\, e
rbacee\, alcune presenti solo in regione\, appartenenti a numerose famigli
e\, la più importante delle quali\, per valore naturalistico è quella dell
e orchidee. E’ importante mantenere questi prati per vari motivi: naturali
stico\, agronomico\, storico\, culturale\, paesaggistico\, di conservazion
e del suolo\, di accumulo di sostanza organica.
\nNonostante una legg
e regionale di tutela\, il pericolo di perderli è elevato: arature\, ecces
so di concimazione\, realizzazione di opere varie\, il rimboschimento\, l’
abbandono sono le cause principali\, andrebbero invece falciati regolarmen
te affinché non vengano colonizzati da piante arboree.
\nUna volta pe
rsa la ricchezza di queste formazioni erbacee\, non risulta praticamente p
ossibile il ripristino se non in tempi lunghissimi\, e a costi elevati\, s
empre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le specie animali e
vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà e complessità delle for
me viventi interessate\, non sarà mai possibile un completo restauro.
\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare i cittadini affinché si
attivino in prima persona per la tutela di questo prezioso patrimonio amb
ientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini
\nNonostante una legge r
egionale di tutela\, il pericolo di perderli è elevato: arature\, eccesso
di concimazione\, realizzazione di opere varie\, il rimboschimento\, l’abb
andono sono le cause principali\, andrebbero invece falciati regolarmente
affinché non vengano colonizzati da piante arboree.
\nUna volta persa
la ricchezza di queste formazioni erbacee\, non risulta praticamente poss
ibile il ripristino se non in tempi lunghissimi\, e a costi elevati\, semp
re che si disponga di un’oasi da cui far espandere le specie animali e veg
etali.
\nComunque\, data da grande varietà e complessità delle forme
viventi interessate\, non sarà mai possibile un completo restauro.
\n
Il fine di questo documentario è sensibilizzare i cittadini affinché si at
tivino in prima persona per la tutela di questo prezioso patrimonio ambien
tale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini.
\nEvento organizzato ins
ieme all’associazione Amici del Museo Friulano di Storia Naturale\, Gruppo
archeologico Archeo 2000\, Ecomuseo Lis Aganis ed il Comune di Sequals\n
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\nNonostante una legge regionale di tutela\, il
pericolo di perderli è elevato: arature\, eccesso di concimazione\, reali
zzazione di opere varie\, il rimboschimento\, l’abbandono sono le cause pr
incipali\, andrebbero invece falciati regolarmente affinché non vengano co
lonizzati da piante arboree.
\nUna volta persa la ricchezza di queste
formazioni erbacee\, non risulta praticamente possibile il ripristino se
non in tempi lunghissimi\, e a costi elevati\, sempre che si disponga di u
n’oasi da cui far espandere le specie animali e vegetali.
\nComunque\
, data da grande varietà e complessità delle forme viventi interessate\, n
on sarà mai possibile un completo restauro.
\nIl fine di questo docum
entario è sensibilizzare i cittadini affinché si attivino in prima persona
per la tutela di questo prezioso patrimonio ambientale\, ridotto oggigior
no ai minimi termini.
\nNonostante una legg
e regionale di tutela\, il pericolo di perderli è elevato: arature\, ecces
so di concimazione\, realizzazione di opere varie\, il rimboschimento\, l’
abbandono sono le cause principali\, andrebbero invece falciati regolarmen
te affinché non vengano colonizzati da piante arboree.
\nUna volta pe
rsa la ricchezza di queste formazioni erbacee\, non risulta praticamente p
ossibile il ripristino se non in tempi lunghissimi\, e a costi elevati\, s
empre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le specie animali e
vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà e complessità delle for
me viventi interessate\, non sarà mai possibile un completo restauro.
\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare i cittadini affinché si
attivino in prima persona per la tutela di questo prezioso patrimonio amb
ientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini.
\nEvento organizzato
insieme a CAI Cividale del Friuli e Amici del Museo Friulano di Storia Nat
urale
\nNonostante una legge regionale di
tutela\, il pericolo di perderli è elevato: arature\, eccesso di concimazi
one\, realizzazione di opere varie\, il rimboschimento\, l’abbandono sono
le cause principali\, andrebbero invece falciati regolarmente affinché non
vengano colonizzati da piante arboree.
\nUna volta persa la ricchezz
a di queste formazioni erbacee\, non risulta praticamente possibile il rip
ristino se non in tempi lunghissimi\, e a costi elevati\, sempre che si di
sponga di un’oasi da cui far espandere le specie animali e vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà e complessità delle forme viventi inte
ressate\, non sarà mai possibile un completo restauro.
\nIl fine di q
uesto documentario è sensibilizzare i cittadini affinché si attivino in pr
ima persona per la tutela di questo prezioso patrimonio ambientale\, ridot
to oggigiorno ai minimi termini.
\nEvento organizzato in collaborazio
ne con l’associazione CamminiAmo Castions di Strada\, l’associazione Amici
del Museo friulano di Storia Naturale e con il patrocinio del Comune di C
astions di Strada.
\nNonostante
una legge regionale di tutela\, il pericolo di perderli è elevato: arature
\, eccesso di concimazione\, realizzazione di opere varie\, il rimboschime
nto\, l’abbandono sono le cause principali\, andrebbero invece falciati re
golarmente affinché non vengano colonizzati da piante arboree.
\nUna
volta persa la ricchezza di queste formazioni erbacee\, non risulta pratic
amente possibile il ripristino se non in tempi lunghissimi\, e a costi ele
vati\, sempre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le specie an
imali e vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà e complessità d
elle forme viventi interessate\, non sarà mai possibile un completo restau
ro.
\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare i cittadini aff
inché si attivino in prima persona per la tutela di questo prezioso patrim
onio ambientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini.
\nEvento orga
nizzato in collaborazione con Legambiente Circolo della Pedemontana Gemone
se e dal GREF
\nNonostante una leg
ge regionale di tutela\, il pericolo di perderli è elevato: arature\, ecce
sso di concimazione\, realizzazione di opere varie\, il rimboschimento\, l
’abbandono sono le cause principali\, andrebbero invece falciati regolarme
nte affinché non vengano colonizzati da piante arboree.
\nUna volta p
ersa la ricchezza di queste formazioni erbacee\, non risulta praticamente
possibile il ripristino se non in tempi lunghissimi\, e a costi elevati\,
sempre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le specie animali e
vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà e complessità delle fo
rme viventi interessate\, non sarà mai possibile un completo restauro.
\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare i cittadini affinché s
i attivino in prima persona per la tutela di questo prezioso patrimonio am
bientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini.
\nEvento organizzato
in collaborazione con Legambiente Circolo della Pedemontana Gemonese e da
l GREF
\nÈ importante mantenere questi
prati per vari motivi: naturalistico\, agronomico\, storico culturale\, p
aesaggistico\, di conservazione del suolo\, di accumulo di sostanza organi
ca.
\nNonostante una legge regionale di tutela\, il pericolo di perde
rli è elevato: arature\, eccesso di concimazione\, realizzazione di opere
varie\, il rimboschimento o l’abbandono sono le cause principali. Andrebbe
ro invece falciati regolarmente affinché non vengano colonizzati da parte
arboree.
\nUna volta persa la ricchezza di queste formazioni erbacee
non risulta praticamente possibile il ripristino\, se non in tempi lunghis
simi e a costi elevati\, sempre che si disponga di un’oasi da cui far espa
ndere le specie animali e vegetali. Comunque\, data la grande varietà e co
mplessità delle forme viventi interessate\, non sarà mai possibile un comp
leto restauro.
\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare i ci
ttadini affinché si attivino in prima persona per la tutela di questo prez
ioso patrimonio ambientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini.
\n
Sarà presente Roberto Pizzutti\, autore del documentario\, con cui al term
ine della proiezione sarà possibile approfondire e dialogare sui temi trat
tati nel film.
\nNonostante u
na legge regionale di tutela\, il pericolo di perderli è elevato: arature\
, eccesso di concimazione\, realizzazione di opere varie\, il rimboschimen
to\, l’abbandono sono le cause principali\, andrebbero invece falciati reg
olarmente affinché non vengano colonizzati da piante arboree.
\nUna v
olta persa la ricchezza di queste formazioni erbacee\, non risulta pratica
mente possibile il ripristino se non in tempi lunghissimi\, e a costi elev
ati\, sempre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le specie ani
mali e vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà e complessità de
lle forme viventi interessate\, non sarà mai possibile un completo restaur
o.
\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare i cittadini affi
nché si attivino in prima persona per la tutela di questo prezioso patrimo
nio ambientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini.
\nEvento organ
izzato in collaborazione con Legambiente Circolo della Pedemontana Gemones
e e dal GREF
\nNonos
tante una legge regionale di tutela\, il pericolo di perderli è elevato: a
rature\, eccesso di concimazione\, realizzazione di opere varie\, il rimbo
schimento\, l’abbandono sono le cause principali\, andrebbero invece falci
ati regolarmente affinché non vengano colonizzati da piante arboree.
\nUna volta persa la ricchezza di queste formazioni erbacee\, non risulta
praticamente possibile il ripristino se non in tempi lunghissimi\, e a cos
ti elevati\, sempre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le spe
cie animali e vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà e comples
sità delle forme viventi interessate\, non sarà mai possibile un completo
restauro.
\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare i cittadi
ni affinché si attivino in prima persona per la tutela di questo prezioso
patrimonio ambientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini.
\nGuarda l’anteprima ht
tps://youtu.be/qjmWihPG4u4
\nNonostante una legge regionale di tutela\, il pericolo di perde
rli è elevato: arature\, eccesso di concimazione\, realizzazione di opere
varie\, il rimboschimento\, l’abbandono sono le cause principali\, andrebb
ero invece falciati regolarmente affinché non vengano colonizzati da piant
e arboree.
\nUna volta persa la ricchezza di queste formazioni erbace
e\, non risulta praticamente possibile il ripristino se non in tempi lungh
issimi\, e a costi elevati\, sempre che si disponga di un’oasi da cui far
espandere le specie animali e vegetali.
\nComunque\, data da grande v
arietà e complessità delle forme viventi interessate\, non sarà mai possib
ile un completo restauro.
\nIl fine di questo documentario è sensibil
izzare i cittadini affinché si attivino in prima persona per la tutela di
questo prezioso patrimonio ambientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termi
ni.
\nAnche a Cormons ci sono im
portantissimi prati stabili.
\nE’ importante mantenere questi prati p
er vari motivi: naturalistico\, agronomico\, storico\, culturale\, paesagg
istico\, di conservazione del suolo\, di accumulo di sostanza organica.
\nNonostante una legge regionale di tutela\, il pericolo di perderli è
elevato: arature\, eccesso di concimazione\, realizzazione di opere varie\
, il rimboschimento\, l’abbandono sono le cause principali\, andrebbero in
vece falciati regolarmente affinché non vengano colonizzati da piante arbo
ree.
\nUna volta persa la ricchezza di queste formazioni erbacee\, no
n risulta praticamente possibile il ripristino se non in tempi lunghissimi
\, e a costi elevati\, sempre che si disponga di un’oasi da cui far espand
ere le specie animali e vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà
e complessità delle forme viventi interessate\, non sarà mai possibile un
completo restauro.
\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare
i cittadini affinché si attivino in prima persona per la tutela di questo
prezioso patrimonio ambientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini.\n
\nGuarda l’anteprima https://youtu.be/qjmWihPG4u4
\nI prati stabili sono quelle formazioni erbacee che non hanno subi
to il dissodamento\, aratura o erpicatura\, che vengono gestite attraverso
lo sfalcio o il pascolo. Sono costituite da un numero elevato di specie v
egetali\, erbacee\, alcune presenti solo in regione\, appartenenti a numer
ose famiglie\, la più importante delle quali\, per valore naturalistico è
quella delle orchidee.
\nE’ importante mantenere questi prati per var
i motivi: naturalistico\, agronomico\, storico\, culturale\, paesaggistico
\, di conservazione del suolo\, di accumulo di sostanza organica.
\nN
onostante una legge regionale di tutela\, il pericolo di perderli è elevat
o: arature\, eccesso di concimazione\, realizzazione di opere varie\, il r
imboschimento\, l’abbandono sono le cause principali\, andrebbero invece f
alciati regolarmente affinché non vengano colonizzati da piante arboree.\nUna volta persa la ricchezza di queste formazioni erbacee\, non risu
lta praticamente possibile il ripristino se non in tempi lunghissimi\, e a
costi elevati\, sempre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le
specie animali e vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà e com
plessità delle forme viventi interessate\, non sarà mai possibile un compl
eto restauro.
\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare i cit
tadini affinché si attivino in prima persona per la tutela di questo prezi
oso patrimonio ambientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini.
\nE
vento organizzato dal Gruppo Micologico APS di Ronchi dei Legionari\, assi
eme all’associazione Amici del Museo Friulano di Storia Naturale
\nLunedì 08/05/2023
\n20\,45
\nSala Grande di Cinemazero
div>\n
\nVenerdì 12/05/2023
\n20\,45
\nVilla Frova – Steven
à di Caneva
\nhttps://www.facebook.com/amici.mfsn
\nhttps://www.facebook.c
om/AssNaCo?locale=it_IT
\nhttps://www.facebook.com/LegaAbo
lizioneCacciaFriuliVeneziaGiulia
\nhttps://www.apicoltoripn.it/
\nhtt
ps://www.facebook.com/apicoltoripordenonefvg
\nXIV Edizione – maggio 2023 – co
nferenze\, proiezioni\, uscite sul territorio e laboratori.
\nEvento
organizzato con il Patrocinio del Comune di Pordenone.
\nVERT
Pordenone – Cucina aperta alla natura
\nhttps://ww
w.facebook.com/Vertpordenone?locale=it_I
\nhttps://www.favot.it/
\ninfo@terra-e.it
\nGuarda l’anteprima https://youtu.be/qjmWihPG4u4
\nI prati
stabili sono quelle formazioni erbacee che non hanno subito il dissodament
o\, aratura o erpicatura\, che vengono gestite attraverso lo sfalcio o il
pascolo. Sono costituite da un numero elevato di specie vegetali\, erbacee
\, alcune presenti solo in regione\, appartenenti a numerose famiglie\, la
più importante delle quali\, per valore naturalistico è quella delle orch
idee.
\nE’ importante mantenere questi prati per vari motivi: natural
istico\, agronomico\, storico\, culturale\, paesaggistico\, di conservazio
ne del suolo\, di accumulo di sostanza organica.
\nNonostante una leg
ge regionale di tutela\, il pericolo di perderli è elevato: arature\, ecce
sso di concimazione\, realizzazione di opere varie\, il rimboschimento\, l
’abbandono sono le cause principali\, andrebbero invece falciati regolarme
nte affinché non vengano colonizzati da piante arboree.
\nUna volta p
ersa la ricchezza di queste formazioni erbacee\, non risulta praticamente
possibile il ripristino se non in tempi lunghissimi\, e a costi elevati\,
sempre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le specie animali e
vegetali.
\nComunque\, data da grande varietà e complessità delle fo
rme viventi interessate\, non sarà mai possibile un completo restauro.
\nIl fine di questo documentario è sensibilizzare i cittadini affinché s
i attivino in prima persona per la tutela di questo prezioso patrimonio am
bientale\, ridotto oggigiorno ai minimi termini.
\nEvento organizzato
dall’associazione Amici del Museo Friulano di Storia Naturale\, dal Cai e
Legambiente di Monfalcone\, dalle associazioni Co.Na.\, Eugenio Rosmann e
NoPlanetB\, dal Gruppo micologico di Ronchi dei Legionari\, dal Consorzio
culturale del Monfalconese e dall’Ecomuseo Territori